Avete mai sentito parlare di WWOOFING? O meglio di WWOOF? Scoprite con noi un’esperienza di vacanza alternativa, ideale per singoli, giovani e anche famiglie!!
Cosa è WWOOF?
WWOOF è un’associazione presente da diversi anni che si occupa di mettere in contatto volontari e aziende agricole.
L’obiettivo comune è quello di diffondere l’amore per la terra e di tramandare la conoscenza di diverse pratiche di agricoltura e allevamento.
In cambio di aiuto nei lavori quotidiani gli host (le aziende agricole ospitanti) offrono ai volontari vitto, alloggio e soprattutto la condivisione delle loro conoscenze.
La cosa comincia a stuzzicare la vostra curiosità? Ecco che allora vi proponiamo il racconto di una reale esperienza che la nostra amica Valeria ha vissuto la scorsa estate!
Il racconto di chi ha fatto WWOOFing!
“Ho sentito parlare di WWOOF per la prima volta circa un anno fa da un’amica e ho pensato che, essendo sola con mia figlia di 5 anni, sarebbe stata un’opportunità incredibile per imparare moltissime verità sulla natura, che spesso diamo per scontate.
Per questo lo scorso aprile ho deciso di iscrivermi al sito WWOOF ITALIA e di corrispondere la cifra richiesta di circa €30 all’anno come socia, avendo così accesso a nomi, indirizzi e numeri di telefono di tutti gli host.
Ho iniziato a cercare un posto che andasse bene per la mia piccola famiglia; ho letto davvero molte presentazioni, non nascondo che alcuni host preferiscono non ospitare bambini poiché in azienda ci sono macchinari agricoli potenzialmente pericolosi o comunque non hanno un ambiente a misura di bambino.
Per questo motivo nella ricerca ho selezionato la voce “fattorie didattiche” e ho scelto da questo elenco alcune aziende vicine da contattare.
Mi sono bastate un paio di telefonate per trovare quello che stavo cercando: all’altro capo del telefono un responsabile dell’azienda agricola RAM – Radici a Moncalieri si presenta in modo gentile e ascolta le mie necessità.
Fortuna? Destino? Forse entrambi, tuttavia proprio le prime tre settimane di luglio la fattoria didattica avrebbe ospitato un campus per bambini tra i 4 e i 12 anni, organizzato in collaborazione con la scuola di inglese di Moncalieri Helen Doron.
Il summer camp prevedeva mezza giornata gestita dagli insegnanti della scuola, unicamente in lingua straniera e l’altra metà gestita dagli operatori della fattoria didattica che, un po’ in inglese e un po’ in italiano avrebbero proposto giochi e laboratori volti a far scoprire ai bambini la bellezza della vita in fattoria.
Grazie al mio lavoro come educatrice mi viene proposto di dare una mano in questo progetto estivo che si presentava come un ottima opportunità anche per mia figlia, Matilde. Ci accordiamo dunque per le prime tre settimane di luglio .
Partiamo per questa avventura con entusiasmo e veniamo accolte con calore e disponibilità dai ragazzi di RAM che subito prendono in simpatia la mia bimba ascoltandola e coinvolgendola in ogni momento della giornata.
In un ambiente a contatto costante con la natura e senza distrazioni (la tv semplicemente non c’è e i pochi giocattoli che abbiamo portato restano spesso in fondo alla valigia) vedo la mia bambina GIOCARE seguendo la sua fantasia. Le volte in cui sceglie di stare da sola, gioca con la cagnolina Luna, esplora il cortile e inventa giochi con gli elementi che trova in natura.
Nelle 8 ore del centro estivo Matilde impara canzoni e nuovi giochi e si diverte facendo tante nuove esperienze. Camminando nel bosco le piace cercare chioccioline e imparare a riconoscere piante e insetti. Con le bimbe con le quali ha fatto amicizia gioca con vivace spontaneità a volte utilizzando anche le parole inglesi imparate!
Anche la vita al di fuori del campus è piena di stimoli nuovi: intanto mia figlia ed io non siamo gli unici volontari, nel tempo passato a RAM questa estate, circa un mese, abbiamo conosciuto almeno altri 10 wwoofer che arrivavano da Stati Uniti, Germania, Canada, Italia e diverse parti della Francia.
Conseguenza meravigliosa di questa grande varietà culturale è stata la necessità di parlare altre lingue, così se per esempio Matilde voleva aiutare ad apparecchiare la tavola era costretta a trovare un modo per farsi capire anche solo a gesti o provando con qualche parola inglese magari chiedendo ad altri qualche suggerimento.
Ecco che questa lingua in quelle poche settimane è passata ad essere per lei dall’oretta alla settimana di gioco all’asilo, ad uno strumento indispensabile per capire e farsi capire nel quotidiano. Con ciò non intendo che in 20 giorni abbia imparato l’inglese ma, secondo me questo è molto più importante, ha imparato che non c’è nulla di male a provare, a buttarsi, e che la cosa più importante è la volontà di comunicare non le singole parole, in qualunque lingua esse siano.
Durante la nostra permanenza ho avuto la possibilità di aiutare in diversi modi: in birrificio, in apiario, nei campi, nella stalla, nell’impianto d’acquaponica, in cucina.. e da ognuno di questi ambiti ho imparato qualcosa che mi ha arricchito e in alcune situazioni Matilde ha partecipato al mio lavoro più che in altre.
Ogni pomeriggio, per esempio, dopo il centro estivo, ci dedicavamo alla raccolta dei fiori, da questa esperienza la mia bimba ha imparato insieme a me a distinguere diverse piante, dalle erbe aromatiche ai fiori che si possono utilizzare per realizzare, tisane, candele profumate, saponi, unguenti, e abbiamo raccolto insieme moltissimi semi. Alcuni esempi di piante con cui abbiamo avuto a che fare oltre alle erbe aromatiche sono lavanda, malva, fiordaliso, iperico, girasole, cosmea, calendula, tagete, elicriso..
Un altro aspetto che ha appassionato davvero molto la mia bambina è stata la cura delle capre: ha potuto aiutare a dare loro da mangiare, portarle al pascolo e persino mungerle!
Anche dal punto di vista alimentare questa esperienza ci ha arricchito davvero tanto: Matilde si è adattata volentieri a mangiare ciò che la terra offriva, principalmente frutta e verdura di stagione gradendo tutto ciò che le veniva preparato, spettatrice del miracolo quotidiano dell’agricoltura; mentre io ho imparato a vivere l’alimentazione in modo più consapevole prestando più attenzione a cosa scelgo di portare in tavola ogni giorno.
RAM, insieme ad altre moltissime aziende agricole, è la testimonianza del fatto che tornare alla terra, valorizzarla, prendersene cura è possibile!
Certo è un progetto ambizioso, e per certi aspetti un po’ folle, essere sufficienti a se stessi, trasformare la propria passione nel proprio lavoro, vivere dei suoi frutti amando profondamente la propria vita, spingendo altri a fare lo stesso, ma non è forse questa un’ottima ricetta per essere felici?
Queste aziende non si limitano a difendere con il loro esempio questo modo concreto di coniugare modernità e passione per la terra, qualità e sostenibilità, ma permettono alle persone, attraverso WWOOF ITALIA, di provare realmente a lavorare e a vivere come loro: in autentico contatto con la natura, urlando quotidianamente che un mondo diverso e uno stile di vita diverso da ciò a cui siamo abituati È POSSIBILE!
Sta ad ognuno di noi scegliere di fare la differenza nella propria vita.”
“Sole, terra, acqua, vento,
pazienza, umiltà, tolleranza e pace.
Le lacrime dei contadini fanno crescere le piante
e i nomadi continuano i loro viaggi infiniti.
La natura è forte e il futuro è nelle nostre mani.”(Dal calendario di WWOOF ITALIA 2018)