Manca esattamente un mese a Natale e oggi vogliamo parlarvi di una recentissima tradizione americana che lentamente si sta insinuando anche nelle case degli italiani: “The Elf on the Shelf“, ovvero “L’Elfo sulla Mensola“!
Il tutto inizia nel 2005, quando appare sulla scena natalizia un libro per bambini con un qualcosa in più!
Le autrici (C. Aebersold e C. Bell) hanno infatti voluto svelare ai piccoli lettori come Babbo Natale sia in grado ogni anno di indovinare il giusto desiderio di ogni bambino.
Cominciate ad essere curiosi?
Il trucco è semplice e ve lo sveliamo noi!
Il caro Babbo natale invia nelle casa di ogni bambino, ad inizio dicembre, uno dei suoi piccoli aiutanti, appunto un elfo!
Questo elfo ha un compito davvero speciale: riferire ogni notte a Babbo Natale sia i desideri dei piccoli, ma anche se stanno facendo i bravi per meritarsi il tanto agognato regalo!
La cosa davvero interessante è che il piccolo elfo è assolutamente reale!!! Infatti viene venduto insieme al libro!!
Ma ci sono delle regole molto ferree: bambini potranno, anzi, dovranno scoprire in quale angolo della casa ogni giorno si stia nascondendo il loro elfo, non potranno mai toccarlo per evitare di privarlo anche solo in parte della sua magia, avranno l’opportunità di parlargli e dargli un nome, ma non dovranno attendere risposte immediate ai loro desideri.
E in Italia?
Come vi abbiamo annunciato, questa “tradizione” è arrivata anche in Italia, con qualche regola leggermente diversa e più coinvolgente!
Vi vogliamo infatti parlare di “Tutti Pazzi per gli Elfazzi!” un gruppo nato su Facebook in cui chi decide di “ospitare” un elfo può condividere idee, foto e marachelle del piccolo ospite!
Cosa cambia dall’originale? Durante la notte l’elfo non solo si nasconde, ma a volte, se non sempre, combina delle vere e proprie marachelle!
Colora tutti i fogli bianchi, cerca di preparare una torta arrovesciando la farina, si prepara un bel bagno di caramelle, galoppa il trenino della pista, tira fuori tutti i giocattoli perché si sente solo, srotola tutta la carta igienica e altre mille avventure!
Altra differenza fondamentale è che il bambino può toccare l’elfo durante il giorno, che in ogni caso appare completamente inanimato quando il bimbo è sveglio.
Un modo per renderlo più complice e meno “spione”!
Da questo gruppo sono nate poi tante altre belle idee, come ad esempio quella di costruire una “porticina magica” o di fornire al piccolo elfo una slitta o una valigia giuste per la sua misura!
Cosa ne pensiamo noi?
L’idea ci piace molto perché coinvolge i bambini con una storia e un gioco “dell’attesa” di ciò che di bello avverrà domani.
Bisogna però avere la voglia e la forza di organizzare una “marachella” ogni sera, quando il bambino si è ormai addormentato e siamo consci che non tutti i genitori ne hanno la possibilità (noi in primis!!!)
Però se la cosa ha stuzzicato la vostra curiosità e volete saperne di più, non esitate a visitare il gruppo FaceBook “Tutti Pazzi per gli Elfazzi!” dove i preparativi per l’avventura di quest’anno sono ormai agli sgoccioli!